Mediatrice, Corredentrice e Regina

Queste sono le tre fulgide gemme che rendono sovranamente bella e potente l'Immacolata Madre di Dio. La Medaglia miracolosa, che affrettò la solenne proclamazione di fede dell'Immacolata Concezione, possa far affrettare i tempi anche per la definizione dei dogmi mariani di Maria Mediatrice, Corredentrice e Regina.

Non a caso la Medaglia fa brillare queste verità. Tocca a noi non trascurare la lezione e il richiamo così dolce e consolante che essa ci dona: la mia Celeste Mamma Immacolata è anche la mia Celeste Mediatrice, Corredentrice e Regina!

Ogni grazia viene da Lei

L'Immacolata con le braccia allargate verso il basso e con una miriade di raggi splendenti che partono dalle sue mani rappresenta in modo luminoso Maria SS. come Mediatrice di tutte le grazie.

La mediazione universale fa parte della missione materna di Maria SS. verso il genere umano. Questa è una verità che fin dai primi tempi della Chiesa è stata riconosciuta alla Madonna e che speriamo di vedere presto proclamata dogma di fede, come ardentemente desiderava San Massimiliano Maria Kolbe.

L'Immacolata è la Mediatrice di grazia presso Gesù, unico Mediatore fra Dio e l'uomo. Ella, come Madre nostra, intercede sempre in nostro favore, anche quando noi non ricorriamo esplicitamente e direttamente a Lei. Per questo, oltre che Madre nostra, è anche la "Madre della divina grazia" e tutte le grazie che gli uomini ricevono, tutte, senza eccezione, vengono dal suo Cuore, passano per le sue mani. Rileggiamo ora qualche punto della seconda apparizione dell'Immacolata a S. Caterina Labouré, e vedremo come la verità della Mediazione mariana appaia certa e luminosa.

"Ella aveva gli occhi rivolti al cielo, e il suo volto diventò risplendente, mentre presentava il globo a Nostro Signore": ecco una Mamma, bella di una bellezza inesprimibile, che prega e intercede per noi, figli che Ella ama.

"Tutto ad un tratto le sue dita si ricoprirono di anelli, ornati di pietre preziose... le quali gettavano dei raggi, gli uni più belli degli altri... Mentre io ero intenta a contemplarla, la Santissima Vergine abbassò gli occhi verso di me, ed una voce si fece intendere che mi disse queste parole "Questo globo che vedi rappresenta tutto il mondo... la Francia... e ciascuna persona in particolare". Io qui non so ridire ciò che provai e ciò che vidi, la bellezza e lo splendore dei raggi sfolgoranti ! ... e la Vergine SS. aggiunse "Sono il simbolo delle grazie che io spargo sulle persone che me le domandano", facendomi così comprendere quanto è dolce pregare la SS. Vergine e quanto Ella è generosa con le persone che La pregano; quante grazie Ella accorda alle persone che gliele cercano, quale gioia Ella prova nel concederle...".

"Chiedimi quanto vuoi..."

Ci pensiamo mai che ogni momento la Madonna sta in questo atteggiamento di supplica e di dono per noi? Non ricordiamo quello che la Madonna fece a Cana? Lei sola si accorse che era venuto a mancare il vino. E con tanta sollecitudine e dolcezza lo disse a Suo Figlio Gesù; "Non hanno più vino" (Gv 2,3). Gesù guardò in fondo agli occhi di quella Mamma Sua e nostra, sentì la tenerezza di quel Cuore così simile al Suo, e fece il miracolo, il Suo primo miracolo, cambiando l'acqua in vino, in anticipo con l'ora stabilita da Dio! (Gv 2,4). Veramente la Madonna è "Onnipotente per grazia".

Lei tutto può, perché sta tra Dio e l'uomo, essendo donna ed essendo Madre di Dio. Ah, quale gioia per noi avere una simile Madre!

Il Papa Pio IX scrisse che la Madonna, con la Sua dignità di Madre e Regina, stando alla destra di Gesù "ottiene ciò che domanda, né può restare inesaudita". E il numero sterminato di grazie che la Medaglia miracolosa ha ottenuto agli uomini è la conferma più certa di questa consolantissima verità.

La nostra Corredentrice

Ma perché Maria è stata da Dio elevata a questo ufficio di Tesoriera di tutte le grazie?

Perché Ella con le sue sofferenze è stata da Dio associata a Gesù per salvare gli uomini; Ella cioè è la Corredentrice del genere umano. Afferma S. Pio X nell'Enciclica "Ad diem illum" del 2 febbraio 1904 "Da questa comunione di dolori e di volontà tra Cristo e Maria, meritò Ella di divenire degnissimamente la Riparatrice del mondo perduto, e quindi la Dispensatrice di tutti i doni che Gesù ci procurò con la morte e con il sangue".

Anche questa verità della Corredenzione di Maria SS. La troviamo espressa nella Medaglia miracolosa. Guardiamone il rovescio: la lettera M, monogramma di Maria, sormontata da una croce; al di sotto, il Sacro Cuore di Gesù coronato di spine e il Cuore Immacolato di Maria, trafitto da una spada.

C'è qui in compendio tutta la dottrina della Corredenzione di Maria.

Pensiamo al Calvario Gesù sulla Croce, Maria ai piedi della Croce, uniti indissolubilmente nell'offerta del loro sacrificio che ha redento il mondo. Come ad Eva, così a Maria, nuova Eva, Dio disse: "Tu partorirai nel dolore" (Gn 3,6). Nel dolore infatti la Madonna partorì noi alla vita della grazia. Partorì nel dolore del Suo Cuore trafitto dalla spada della Passione e Morte del Figlio.

Quanto è profondo dunque il significato di quei due Sacri Cuori effigiati sul rovescio della Medaglia!

"Sono ebreo di razza"

La Madonna quindi è Corredentrice e perciò stesso Mediatrice universale di tutte le grazie, come insegna San Pio X. E soprattutto per la grazia delle grazie, ossia la salvezza finale, rivolgiamoci alla Divina Corredentrice: Ella sa fare di ogni peccatore un giusto, di ogni redento un Santo.

Ci conforti il racconto di una della tante conversioni operate dalla Madonna per mezzo della Medaglia miracolosa. Riportiamo l'episodio dalla vita di San Massimiliano M. Kolbe.

Durante la degenza nel sanatorio di Zakopane, egli non pensò certamente di starsene inerte. Proprio lui amava ripetere ai suoi confratelli "Non possiamo dormire fino a quando una sola anima resterà sotto il dominio di satana". Per cui, anche ammalato a Zakopane, si diede da fare.  Tra l'altro ogni giovedì teneva una conferenza ai giovani studenti atei del sanatorio. Dopo pochi giovedì, quattro di essi si convertirono.

Soltanto uno, tra i più giovani, pur seguendo attentamente le conferenze del Santo, mostrava di non avere a che fare con lui, allontanandosi immediatamente alla fine di ogni riunione. Ma un giovedì si avvicinò e gli disse "Vorrei salutarla, padre; è l'ultima volta che ci vediamo. Le mie condizioni si sono aggravate, non potrò lasciare il letto, è la fine...". Poi gli confidò

- Sono ebreo di razza e di religione.
- Verrò a trovarti.
- Impossibile, lei lo sa, è proibito far visita agli ammalati gravi.
- Verrò lo stesso.

Ed infatti non solo ci andò, ma lo battezzò, gli diede la S. Comunione, gli impartì l'Unzione degli infermi e poi gli mise al collo la Medaglia miracolosa.

- Sei contento? ... Dimmi, che cosa ti turba ancora, ragazzo?
- La mamma... L'arrivo della mamma.

Sua madre era un'ebrea fanatica.

- Non temere sarai già in Paradiso quando arriverà.

Infatti il giovane morì alle 11, mentre la mamma arrivò soltanto a mezzogiorno. E quando venne, fece un gran baccano a causa della conversione del figlio. Immediatamente gli strappò dal petto la Medaglia miracolosa e cacciò in cattivo modo San Massimiliano.

- Ma, post factum...-, commentava il Santo raccontando l'episodio al fratello fra' Alfonso.

La nostra Regina

Un'ultima importante verità ci viene insegnata dalla Medaglia miracolosa la Regalità di Maria Santissima.

La Madonna, nell'apparizione del 27 novembre 1830 a S. Caterina Labouré, poggia vittoriosamente i suoi piedi sul globo, e sembra dirci anche Ella come Gesù Re Divino "Non abbiate timore, io ho vinto il mondo!" (Gv 16,33). Inoltre, l'Immacolata tiene fra le mani un altro globo più piccolo che offre a Dio Padre. Se è vero che si può offrire solo ciò che e proprio, Maria può offrire a Dio il mondo perché esso Le appartiene, essendo stata costituita Regina dell'universo.

Infine, le dodici stelle impresse sul retro della Medaglia, indicano i Santi e in genere tutte le anime che per effetto della sua materna protezione, circondano ora il Suo trono regale lassù in cielo. In particolare, nelle dodici stelle si è voluto vedere simboleggiare i dodici apostoli, ossia le colonne della Chiesa stessa, che glorifica in Maria SS. la sua Divina Madre, la Madre di Cristo Capo e del Corpo mistico di Cristo.

Guardando la Medaglina, quindi, possiamo richiamare alla mente il "segno prodigioso" della Donna dell'Apocalisse, che S. Giovanni vide avanzarsi vestita di sole, con la luna sotto i piedi e con il capo coronato da dodici stelle (Ap 12,1).E quale gioia non deve infondere nei nostri cuori questa sublime verità? Noi siamo i fortunati figli di una Madre onnipotente e misericordiosa, bellissima e gloriosissima, tutta amore e splendore, Madre di Dio e dell'umanità, Regina della terra e del Paradiso!

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