Dice
Gesù:
" Se tutte le donne che non sono delle depravate conoscono l'estasi della
gioia della prossima maternità, quale estasi avrà raggiunto la santa
Madre mia ormai prossima alla sua sublime maternità ?
Maternità bene intesa e' vertice d'amore. Più caldo dell'amore che
unisce i figli di una sola cuna, più casto dell'amore che unisce due
carni, l'amore materno, quando e' giusto, e' l'amore completo, perfetto e
più alto degli amori della Terra.
Ma Maria non era soltanto la creatura che ama la creatura che si forma
in lei e che e' il frutto di un duplice amore di creature. Maria amava nel
suo figlio Dio, a Lei venuto con la sua Volontà, col suo Amore, con la sua
Ubbidienza, a farsi carne della sua carne.
Guardava l'inviolato ventre suo e lo vedeva ciborio del Dio vivo.
Sentiva pulsare un altro cuore e lo sapeva Cuore di un Dio fatto carne.
Anticipava col desiderio il momento di fare delle sue braccia l'altare mio
per la prima offerta dell'Ostia di perdono. Ed a Se stessa giurava di
amarmi come solo Essa, senza peso di colpa, poteva amarmi per riparare in
anticipo ciò che già faceva lacrimare il suo occhio e sanguinare il suo
cuore: le torture della mia missione di Redentore.
Se e' missione dei pii di compiere uno spirituale ritiro alla vigilia di
un evento per loro importante,per poter conoscere la Volontà del Signore
ed essere degni della sua benedizione sull'opera che sta per iniziarsi,
potete ben comprendere come questa Creatura, già perfetta nella orazione,
si sia cinta di mistici veli per isolarsi in uno spirituale ritiro che
sempre più crebbe quanto più l'evento era prossimo a compiersi.
Il viaggio da Nazaret a Betlemme fu compiuto da Maria come se la stessa
fosse circondata da una mistica clausura aperta solo verso il Cielo, che
sempre più si avvicinava a Lei per esserle sopra con tutti i suoi
splendori, le sue teorie angeliche, le sue armonie celesti, come velo di
baldacchino regale trapunto di gioielli.
Era già nell'estasi. E la folla che vedeva passare un uomo silenzioso
conducente alla briglia un asinello cavalcato da una poco più che
fanciulla tutta assorta in un pensiero interiore, si scostava perché
pareva che una luce emanasse da quel gruppo e dietro ad esso rimanesse un
profumo celeste. E non sapeva la folla spiegare il perché i più poveri
fra essa paressero dei re davanti ai quali le folle si dividono in ossequio
come onde di mare solcate da maestosa nave.
Era la Stella del Mare che passava, era la nave portante la Pace che
passava fra la guerra del mondo, era la Vincitrice che passava dove Satana
aveva strisciato, per mondare la via al Verbo che veniva per congiungere
Cielo e Terra.
Pallida e mite andava incontro all'Amore, non più unicamente abbraccio
di fuoco spirituale, ma tepore di carni vere che eran di donna ma che erano
Dio, e quando Giuseppe rompeva quell'estasi penetrandovi rispettoso come
varcasse le soglie di Dio, per dare alla sua Donna conforto di cibo e
riposo, non erano parole lunghe, ma solo uno sguardo, una parola:
"Giuseppe!", una stretta di mano, e in Giuseppe si rovescia l'onda
dell'estasi come da coppa colma fino al bordo.
Le parole turbano l'atmosfera dove vive Dio. Ne' per i giusti occorrono
parole per essere fatti persuasi della presenza di Dio e dei mirabili
effetti di essa presenza in un cuore.
O si crede o non si crede. Se avete Dio in voi credete poiché sentite
Dio, oltre i veli della carne, vivente in una creatura. Se non avete Dio,
nessuna parola vi può farvi persuasi della fusione di Dio ad un cuore umano.
E' la fede che da' capacità di credere, ed il possesso di Dio che da
possibilità di vedere Dio vivente in un vostro simile
Non si può spiegare con metodo umano il mistero di Dio, i perché di
Dio. Sono al di sopra dei vostri metodi.
Solo vivendo umilmente nel soprannaturale potete vedere, per lo
spiraglio aperto dalla Bontà, per voi, gli spirituali rapporti e gli
estasianti contatti fra un'anima e Dio.
Come faville danzanti in un incendio, le creature prescelte da Dio per
l'estasi vivono in una festa di fulgori in un ruggire di fiamma per sempre
più vivere ,accendersi e accendere. Alimento che si alimenta al Centro
dell'Amore, esse portano all'Amore il loro amore e ne aumentano la gloria,
e da esso Amore traggono vita e gloria propria.
Maria aveva in Sé il Fuoco santissimo ed era fuoco. E le leggi della
vita erano quasi annullate da questo vivere d'ardore. E sempre più si
annullava quanto più l'incendio si avvicinava per mutarsi in carne testè
nata, onde nel momento beato del mio apparire al mondo Ella sprofondò
nell'estasi, nel fulgore del Centro di Fuoco da cui emerse portando sulle
braccia il Fiore dell'Amore, passando dalle voci della divina Fiamma alle
melodie angeliche, dal rutilare, della Trinità contemplata fino alla
fusione, alla visione dei cori angelici scesi a dare l'annuncio alla Terra
e la promessa di Pace ed a fare corona alla Madre Regina, alla Madre del Re
dei re, e dopo aver abbracciato Dio col suo spirito rapito abbracciò il
Figlio di Dio, suo Figlio, con le sue braccia che non conoscevano abbraccio
d'uomo."
Casa editrice : Centro Editoriale Valtortiano
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