Gesù : nascita e primi anni 

 La nascita di Gesù I pastori in visita da Gesù

Gesù è presentato al tempio

Le profezie di Simeone ed Anna

La vita nascosta di Gesù

Gesù dodicenne al tempio

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La nascita di Gesù

In quei giorni, un decreto di  Cesare Augusto ordinò che si facesse il censimento di tutta la terra. All' epoca era governatore della Siria Quirinio. Tutti andavano a farsi registrare nella città più vicina. Anche Giuseppe, che era della casa e della famiglia di Davide, dalla città di Nazareth in Galilea salì in Giudea nella città di Davide chiamata Betlemme per farsi registrare insieme a Maria  sua sposa, che era in attesa di partorire. 

Accadde che mentre si trovavano a Betlemme si compirono per lei i giorni del parto. Diede così alla luce il suo figlio primogenito, lo avvolse in fasce e lo depose in una mangiatoia perché non avevano altro luogo dove andare e per loro non c'era posto nell'albergo.

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I Pastori in visita da Gesù

In quella regione c'erano dei pastori che di notte vegliavano il loro gregge per paura dei ladri. Un angelo del Signore si presentò davanti a loro e la gloria del Signore li avvolse di luce. Essi si spaventarono, ma l'angelo disse loro:" Non temete, ecco, vi annunzio una grande gioia, che sarà di tutto il popolo: oggi vi è nato nella città di Davide un salvatore, che è il Cristo Signore. Questo per voi il segno: troverete un bambino avvolto in fasce, che giace in una mangiatoia". E subito apparve con l'angelo una moltitudine dell'esercito celeste che lodava Dio e diceva: " Gloria a Dio nel più alto dei cieli e pace in terra agli uomini che egli ama ". Appena gli angeli si furono allontanati per tornare al cielo, i pastori dicevano fra loro: " Andiamo fino a Betlemme, vediamo questo avvenimento che il Signore ci ha fatto conoscere ". Andarono dunque senza indugio e trovarono Maria e Giuseppe e il bambino, che giaceva nella mangiatoia. E dopo averlo visto, riferirono ciò che del bambino era stato detto loro. Tutti quelli che udirono, si stupirono delle cose che i pastori dicevano. Maria, da parte sua, serbava tutte queste cose serbandole nel suo cuore.

I pastori poi se ne tornarono, glorificando e lodando Dio per tutto quello che avevano udito e visto, com'era stato detto loro.

Quando furono passati gli otto giorni prescritti per la circoncisione, gli fu messo nome Gesù, come era stato chiamato dall'angelo prima di essere concepito nel grembo della madre.

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Gesù è presentato al tempio

Quando venne il tempo della loro purificazione secondo la Legge di Mosè, portarono il bambino a Gerusalemme per offrirlo al Signore, come è scritto nella Legge del Signore: Ogni maschio primogenito sarà sacro al Signore; e per offrire in sacrificio una coppia di tortore o di giovani colombi, come prescrive la Legge del Signore.

Ora a Gerusalemme c'era un uomo di nome Simeone, uomo giusto e timorato di Dio, che aspettava il conforto d'Israele; lo Spirito Santo che era su di lui, gli aveva preannunciato che non avrebbe visto la morte senza prima aver veduto il Messia del Signore. Mosso dunque dallo spirito, si recò al tempio; e mentre i genitori vi portavano il bambino Gesù per adempiere la Legge, lo prese tra le braccia e benedisse Dio:

" Ora lascia, o signore, che il tuo servo

 vada in pace secondo la tua parola;

perché i miei occhi han visto la tua salvezza,

preparata da te davanti a tutti i popoli,

luce per illuminare le genti

e gloria del tuo popolo Israele."

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Le profezie di Simeone ed Anna

Il padre e la madre di Gesù si stupivano delle cose che si dicevano su di lui. Simeone li benedisse e parlò a Maria, sua madre: "Egli è quì per la rovina e la resurrezione di molti in Israele, segno di contraddizione perché siano svelati i pensieri di molti cuori. E anche a te una spada trafiggerà l'anima". C'era anche una profetessa, Anna, figlia di Fanuele, della tribù di Aser. Era molto avanzata in età, aveva vissuto col marito sette anni dal tempo in cui era ragazza, era poi rimasta vedova ed ora aveva 84 anni. non si allontanava mai dal tempio, servendo Dio notte e giorno con digiuni e preghiere. Sopraggiunta in quel momento, si mise a lodare Dio e parlava del bambino a quanti aspettavano la redenzione di Gerusalemme.

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La vita nascosta di Gesù a Nazareth

Quando ebbero tutto compiuto secondo la Legge del Signore, fecero ritorno in Galilea, alla loro città di Nazareth. Il bambino cresceva e si fortificava, pieno di sapienza, e la grazia di Dio era sopra di lui.

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Gesù dodicenne al tempio

I suoi Genitori si recavano tutti gli anni a Gerusalemme per la festa di Pasqua. Quando egli ebbe dodici anni vi salirono di nuovo secondo l'usanza; ma trascorsi i giorni della festa, mentre riprendevano la via del ritorno, il fanciullo gesù rimase a Gerusalemme senza che i genitori se ne accorgessero. Credendolo nella carovana, fecero una giornata di viaggio, e poi si misero a cercarlo tra i parenti e i conoscenti; non avendolo trovato, tornarono in cerca di lui a Gerusalemme. 

Dopo tre giorni lo trovarono nel tempio, seduto in mezzo ai dottori, mentre li ascoltava e li interrogava. E tutti quelli che l'udivano erano pieni di stupore per la sua intelligenza e le sue risposte. Al vederlo restarono stupiti e sua madre gli disse: " Figlio, perché ci hai fatto così? Ecco, tuo padre ed io, angosciati, ti cercavamo." Ed egli rispose: "Perché mi cercavate? Non sapevate che io devo occuparmi delle cose del Padre mio? ". Ma essi non compresero le sue parole.

Partì dunque con loro e tornò a Nazareth e stava loro sottomesso. Sua madre serbava tutte queste cose nel suo cuore. E Gesù cresceva in sapienza, età e grazia davanti a Dio e agli uomini.

La data di nascita di Gesù: anno zero?

Reverendo Padre,
grazie per la puntuale e dotta risposta che ha dato sulla data del 25 dicembre, argomento che interessa a tutti noi per poter rispondere a quegli attacchi sempre pungenti che vengono rivolti contro la Chiesa e le sue Verità.
La pregherei a questo proposito di rispondermi sull'anno di nascita di Gesù: il ragazzo di mia figlia non so dove ha appreso che Gesù sarebbe nato sette anni prima del duemila.
Le mie risposte sulle datazioni dei Vangeli e i riferimenti storici in esso contenuti non lo convincono.
Grazie infinite per l'ottima opera da lei condotta e che Dio la benedica sempre.
Paola de L.


Gentile Signora,
la ricostruzione cronologica della vita di Gesù presterà sempre il fianco a delle obiezioni, in quanto gli evangelisti, unica fonte autentica, non si sono preoccupati di fornirci dati cronologici con in criteri che l'uomo moderno ­ particolarmente scettico - pretende: date incontrovertibili, magari con riscontri in autori pagani, in manoscritti antichissimi etc.; e anche se ci fossero tali prove, ugualmente sorgerebbero numerosi dubbi. Gli Evangelisti, benché sapessero che il mistero dell'iniquità avrebbe negato che il Cristo fosse venuto nella carne (2 Gv 1,7: "Poiché molti sono i seduttori che sono apparsi nel mondo, i quali non riconoscono Gesù venuto nella carne. Ecco il seduttore e l'anticristo!"), non potevano anticipare le obiezioni dei vari razionalisti degli ultimi secoli e mai si sarebbero potuti immaginare il giro mentale di certi esegeti moderni (anche se cominciavano a meditare sul fatto che i negatori della realtà storica di Gesù non sarebbero sorti solo dall'ambiente pagano: cf. 1 Gv 2,19: "Sono usciti di mezzo a noi, ma non erano dei nostri"). Tuttavia le indicazioni cronologiche ­ poche e incomplete per le esigenze del pensiero moderno - assumono una particolare importanza; proprio una certa scarsità di questo tipo di indicazioni e il fatto che siano stati lasciati alcuni vuoti rendono gli evangelisti più credibili. Si vede chiaramente che questi non costruiscono "a tavolino" una cronologia della vita di Gesù: si preoccupano però di darne una collocazione spazio-temporale, perché il Verbo si è fatto carne nello spazio e nel tempo, cioè in un ben preciso momento della storia. Queste poche indicazioni cronologiche - particolarmente credibili proprio per il fatto che si vede che non fanno parte di un sistema artificiale -, ci permettono di dedurre con grande verosimiglianza un'impalcatura cronologica esatta della vita di Gesù.

Riporto qui l'ottimo schema pubblicato in "Il Vangelo unificato e tradotto dai testi originali", a c. del P. Pietro Vanetti S.J. e altri, con presentazione del P. Alberto Vaccari S.J, Venezia 1961/8, pp. 363-364:
1) L'inizio dell'era cristiana fu ritardato di quattro anni per un errore di calcolo attribuito al monaco scita Dionigi il Piccolo, morto nel 556, il quale datò al 754 di Roma la morte di Erode il Grande. Si sa invece con certezza che il re Erode morì a Gerico ai primi di aprile del 750, dopo sei mesi di atroce malattia. Certo non era malato quando diede le dovute indicazioni ai magi e ordinò la strage dei bambini al di sotto dei due anni, allorché i magi non ritornarono da lui per dargli notizie intorno al bambino Gesù.
Bisogna perciò concludere che la nascita di Gesù avvenne almeno un anno e mezzo prima della morte di Erode, cioè o nei 748 di Roma o nel 747 (6-7 a. C.). Questa data coincide approssimativamente con l'editto di Augusto e il censimento di Quirino, ricordati da Luca (Lc 2, 1-2). In forza di altri documenti si sa che sotto Quirino, che governò, come legato imperiale in Siria, dall'11 all'8 a. C., ebbe inizio il censimento, le cui operazioni poterono durare uno o due anni.
2) Un altro cenno cronologico ci è offerto da Luca all'inizio del ministero di Gesù: "Era l'anno quindicesimo dell'impero di Tiberio" (3, 1). Nel gennaio del 765 di Roma (12 d. C.), Tiberio veniva associato da Augusto al governo dell'impero. Due anni dopo, il 19 agosto 767 di Roma (14 d. C.), Augusto moriva. Da quale di queste due date si deve computare il quindicesimo anno? Nel primo caso si arriva al 779 di Roma (26 d. C.), nel secondo al 781 di Roma (28 d. C.). Probabilmente Luca computò secondo il metodo orientale, cioè dalla morte di Augusto, e calcolò come un anno l'intervallo fra la morte dell'imperatore e l'inizio del nuovo anno civile, fissato, come per noi, al 1° gennaio. Allora il quindicesimo anno di Tiberio inizia dal 10 ottobre del 780 di Roma (27 d. C.).
Gesù, nato nel 6 o 7 a. C., avrebbe ricevuto il battesimo da Giovanni Battista negli ultimi mesi del 27 d. C. e avrebbe dato inizio al suo ministero ai primi mesi del 28, avendo circa trent'anni (Lc 3, 23), frase assai elastica, che permette di arrivare sino ai 33 o 34 anni.
3) Giovanni ricorda tre Pasque: la prima all'inizio dei ministero, poco dopo il battesimo (2, 13); la seconda a metà della predicazione (6, 4); la terza in occasione della morte (12, 1); da ciò si deduce che il ministero di Gesù dovette durare due anni completi, indicati dalle tre Pasque, più qualche mese, quanti ne passarono tra il battesimo e la prima
Pasqua.
4) Tenendo dunque conto di quanto abbiamo detto sopra, proponiamo il seguente quadro cronologico:
Nascita di Gesù: 747-748 di Roma (= 7-6 a. C.).
Preparazione del Battista: dall'ottobre del 780 di Roma (= 27 d. C.) al gennaio del 781 di Roma (= 28 d. C.).
Battesimo e inizio del ministero: gennaio del 28 d.C.
Prima Pasqua: 31 marzo del 28 d.C.
Seconda Pasqua: 19 aprile del 29 d. C.
Terza Pasqua e morte di Gesù: 7 aprile del 30 d. C.

Concludendo, quanto afferma il fidanzato di sua figlia non è senza fondamento!

Tratto dal Forum del sito www.ratzinger.it

 

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