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Il Santuario della Madonna di Walsingham 
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            Inghilterra - Contea di Norfolk 
            1061  | 
            
             
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      «Noi, inglesi, siamo 
      servi della Madonna come sua propria eredità e dote. Dobbiamo superare 
      tutte le altre nazioni in preghiera e devozione». Ecco quanto scriveva nel 
      1399 Thomas Arundel, arcivescovo di Canterbury e primate dell’Inghilterra, 
      in una lettera pastorale ai suoi suffraganei. Dietro precisa indicazione 
      del Re Enrico IV, l’arcivescovo stabiliva che tutte le campane del Regno 
      dovevano suonare all’alba e al tramonto per richiamare i fedeli alla 
      preghiera dell’Angelus. 
      La “Dote di Maria” 
      Arundel si riferiva alla 
      forma più caratteristica di devozione mariana in Inghilterra: la 
      consacrazione del Regno a Maria Santissima come sua dote – Our Lady’s 
      Dowry – fatta risalire al tempo di sant’Edoardo I il Confessore 
      (1043-1066), che si definiva “Vassallo della Vergine”.  
      Un quadro conservato nel Collegio inglese di Roma verso la metà del secolo 
      XVII rappresentava Riccardo II (1367-1400) nell’atto di offrire il Regno a 
      Maria con sotto la scritta: “Dos tua, Virgo pia, haec est. Quare rege, 
      Maria” (Questa è la tua dote, Vergine Pia, Tu perciò regna, Maria). 
      La spiccata devozione mariana degli inglesi trovava il suo cardine nel 
      santuario di “Nostra Signora della Santa Casa” di Walsingham, a nord della 
      contea di Norfolk. 
      Un’apparizione mariana 
      in terra inglese 
      Un manoscritto del secolo 
      XV, che trascrive la Walsingham Ballad, fa risalire le origini del 
      Santuario al 1061. Rimasta vedova, la signora di Walsingham, Lady 
      Richeldis de Faverches, decise di dedicare la propria vita alla Madonna. 
      Questa le apparve in sogno e la trasportò in spirito a Nazareth, facendole 
      vedere la Santa Casa dove l’angelo Gabriele aveva annunciato 
      l’Incarnazione del Verbo. 
      La Madonna ordinò a Lady Richeldis di prenderne le misure per poter 
      ricostruirla nella sua proprietà. Disse la Madonna: «Qui le persone devono 
      celebrare l’Annunciazione, la radice della redenzione gratuita 
      dell’umanità. Qui ricorderanno la grande gioia che ebbi quando fui 
      salutata dall’arcangelo Gabriele, il quale mi disse che per la mia umiltà 
      sarei stata Madre di Dio. Qui i pellegrini troveranno sollievo per i loro 
      bisogni. Chiunque mi invocherà con fede non se ne andrà a mani vuote». 
      Questo sogno si ripeté per ben tre volte. 
      La pia donna convocò subito carpentieri e muratori e realizzò una prima 
      cappella in legno, sostituita poco più tardi da un’altra in muratura che 
      fu donata all’abbazia di Downside. Alla morte di Lady Richeldis il suo 
      figlio Lord Geoffrey prese in mano la proprietà. 
      Fervente cattolico, nel 
      1096 egli partì per la crociata. Non potendo recarsi in Terra Santa, molte 
      persone cominciarono ad andare alla Santa Casa di Walsingham per venerarvi 
      la Madonna come a Nazareth.  
      Il Santuario divenne presto un centro di pellegrinaggio, rivaleggiando con 
      Terra Santa, Roma e Santiago di Compostella. I miracoli cominciarono a 
      moltiplicarsi. Lo stesso Re Edoardo I fu salvo da mortale pericolo dopo 
      aver invocato la Madonna di Walsingham. 
      A partire da Riccardo I 
      Cuor di Leone (1157-1199), tutti i Re e Regine d’Inghilterra hanno pregato 
      a Walsingham. Edoardo I vi si recò ben 11 volte. Prima dello scisma 
      protestante, anche Enrico VIII frequentò il Santuario e, come gli altri 
      pellegrini, andava umilmente alla Slipper Chapel per confessarsi. Anche i 
      Re scozzesi, a partire da Robert Bruce, erano soliti recarsi a Walsingham. 
      Nel 1153 il santuario fu affidato ai Canonici Regolari di sant’Agostino 
      che vi costruirono un loro convento con, al centro, la magnifica Chiesa 
      Prepositoriale. A un miglio di distanza fu costruita nel 1340 un’altra 
      cappella, chiamata Slipper Chapel – Cappella dei sandali – dove i 
      pellegrini lasciavano le scarpe per percorrere a piedi nudi l’ultimo 
      tratto. Pellegrino nel 1514 per esaudire un voto fatto alla Madonna, 
      Erasmo di Rotterdam così descrive il Santuario: «Contemplandolo si ha 
      l’impressione dell’arco celestiale, tanto è il brillo delle pietre 
      preziose, dell’oro e dell’argento. (…) La Madonna è alla destra 
      dell’altare, una piccola statua in legno policromo». 
      La distruzione ad 
      opera dei protestanti 
      Con l’affermazione della 
      Pseudo-riforma protestante, la devozione mariana in Inghilterra soffrì una 
      battuta d’arresto. Nel 1534 i Canonici Regolari di Walsingham furono tra i 
      primi a piegarsi alla prepotenza di Enrico VIII, firmando l’Atto di 
      Supremazia che lo riconosceva come Capo della Chiesa.  
      Nel 1538 le truppe del Re distrussero il convento e rasero al suolo il 
      santuario, non prima di averlo spogliato di tutte le sue ricchezze. Il 
      vice priore Nicholas Milcham, contrario all’intesa con i protestanti, fu 
      ucciso e il suo corpo appeso alla facciata. L’effige della Madonna fu 
      portata a Londra e bruciata in piazza pubblica “per cancellare 
      l’idolatria”, come scriveva nel 1538 John Stowe. 
      Una vecchia ballata, The wreck of Walsingham, canta lo sgomento dei 
      cattolici nel vedere la distruzione del Santuario a loro sì caro: “Bitter, 
      bitter, o to behold the grass to grow where the walls of Walsingham so 
      stately did show”(O quanto è amaro contemplare l’erba crescere laddove si 
      erigevano maestose le mura di Walsingham!). I cattolici inglesi, tuttavia, 
      non dimenticarono mai la Madonna di Walsingham, e non pochi alla sfuggita 
      si recavano a pregare presso la Slipper Chapel, prima trasformata in casa 
      di abitazione, poi in fucina, in pagliaio ed infine in stalla. Ma la 
      Provvidenza aveva ancora grandi progetti. 
      
        
        
          
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            La ricostruzione e il ritorno della devozione  | 
            
             
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             L’immagine di 
            Nostra Signora di Walsingham, si trova nel Santuario mariano 
            nazionale dell’Inghilterra, riconosciuto da anglicani, cattolici e 
            ortodossi. Questo santuario è stato voluto dalla Madonna stessa che 
            apparendo ad una nobildonna inglese, nel 1061, le chiese di far 
            costruire un santuario che riproducesse la casa di Nazareth, perché 
            si potesse venerare lì il mistero dell’Incarnazione, facendole 
            vedere in visione tale casa. Questo santuario per molti secoli è 
            stato meta di grandi pellegrinaggi, era la Nazareth del nord, o la 
            "Loreto inglese". Anche Enrico VIII vi andò in pellegrinaggio, poi, 
            dopo la separazione da Roma, lo fece distruggere. Verso la fine del 
            secolo scorso ha iniziato a muoversi qualcosa, e finalmente in 
            questo secolo, per opera inizialmente di un pastore anglicano poi di 
            cattolici, questo Santuario è risorto, e ora è meta di pellegrinaggi 
            e di culto in uno spirito di grande ecumenismo, in cui anglicani, 
            ortodossi e cattolici si trovano a pregare insieme. Ogni anno, fra 
            le altre cose, vi si svolge la convocazione nazionale del 
            Rinnovamento nello Spirito Santo.  | 
             
         
        
       
       
      Nel 1863 Charlotte Boyd, una ricca signora convertita dal protestantesimo, 
      acquistò la proprietà della Slipper Chapel, con l’intenzione di 
      ripristinarne il culto. Ella affidò il restauro alla Guild of Our Lady of 
      Ransom. Fu realizzata una statua in legno, copia fedele dell’originale, 
      seguendo il modello di un vecchio sigillo del Santuario, oggi conservato 
      nel British Museum. Nel 1897, riconoscendole il carattere di santuario 
      mariano, Papa Leone XIII autorizzò di nuovo i pellegrinaggi. Il primo 
      pellegrinaggio pubblico ebbe luogo il 20 agosto 1897, ma per quasi 
      un’intera generazione questa devozione suscitò poco entusiasmo. Il motivo 
      era chiaro. Sottomessi per più di  300 anni alla brutale persecuzione dei 
      protestanti, i cattolici inglesi si erano ormai abituati ad uno stile di 
      devozione discreto e quasi familiare. 
      Quando, sull’onda del 
      Movimento di Oxford, il cardinale Manning ed altri cercarono di 
      ripristinare le processioni, i pellegrinaggi ed altre forme di devozione 
      pubblica, i loro sforzi non furono apprezzati da tutti. Di conseguenza, la 
      restaurazione del Santuario di Walsingham ebbe inizialmente poco impatto 
      sul cattolicesimo inglese. 
      Bisognerà aspettare fino al 1934 perché la Cappella fosse eretta come 
      Santuario Nazionale dal vescovo di Northampton, insieme agli altri vescovi 
      d’Inghilterra e del Galles. Il 15 agosto vi si celebrò la prima Santa 
      Messa, dopo 400 anni. Due giorni dopo il cardinale Bourne vi accompagnò 
      10.000 pellegrini. Nel 1954 il delegato pontificio mons. O’Hara incoronò 
      canonicamente la Madonna. Il culto alla Madonna di Walsingham riprese così 
      il suo tradizionale posto nella devozione degli inglesi. 
      La custodia del Santuario 
      è attualmente affidata ai Padri Maristi. 
      (Radici Cristiane n. 
      22 - Febb/Marzo 2007) 
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      24 Settembre - Madonna di Walsingham 
      
      Walsingham, la "Nazareth" d'Inghilterra 
      Un manoscritto del secolo XV 
      racconta la "Ballata di Walsingham" e spiega come, nel 1061, Maria come si 
      presentò ad una giovane vedova, Lady Richedis, che desiderava onorarla. La 
      vergine la condusse, spiritualmente, a Nazareth, per mostrarle il luogo 
      dove avvenne l'Annunciazione da parte dell'Arcangelo Gabriele. In seguito, 
      Maria le fece prendere le misure della casa per ricostruirla a Walsingham, 
      in modo tale che il popolo potesse, in quella città, celebrare 
      l'Annunciazione, fonte della Redenzione dell'umanità. 
       
      La leggenda racconta che la signora decise di costruire la cappella, ma le 
      dimensioni non erano molto chiare, nè a lei nè ai costruttori. Lady 
      Richedis, allora, passò l'intera notte in preghiera e la Madonna fece sì 
      che gli angeli completassero la costruzione, nello spazio da lei scelto, a 
      circa sessanta metri dal luogo dove gli operai avevano lavorato. 
       
      Nel corso degli anni molti miracoli vennero attribuiti alla Madonna di 
      Walsingham, compreso quello che salvò il re Edoardo I dalla caduta di un 
      muro. Ciò nonostante, nel secolo XIV, la Casa Miracolosa di Norfolk, fu 
      soppiantata dalla Santa Casa di Loreto, in Italia, nei pressi di Ancona. 
      Malgrado ciò, Walsingham continua ad essere uno dei più importanti centri 
      di preghiera dell'Inghilterra, rimanendo come "Our Lady´s Dowry", eredità 
      della Madonna. 
      
      
      http://www.walsingham.org.uk/  
      
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