Apparizione di Pieve di Rosa

- San Vito al Tagliamento (PN) -

2 febbraio 1655

Nostra Signora di Pieve di Rosa

Alcune indicazioni su Rosa

Rosa è una piccola località situata a est di San Vito al Tagliamento (PN), a qualche decina di metri dall'argine del Tagliamento - la "Grava" - il fiume che, dopo averla distrutta più volte, ne ha spostato l'ubicazione dalla sua sponda sinistra alla sua sponda destra. La storia di Rosa, quindi, è strettamente connessa a quella del suo fiume, di cui è figlia e da cui, per secoli, ha raccolto risorse e sostentamento ma anche lutti e disgrazie.

Le origini dell'attuale Rosa, pertanto, risiedono con certezza nella sinistra Tagliamento (carta del 1778). Un tempo la "Villa di Rosa" era infatti una delle ville che sorgevano lungo la sponda sinistra del Tagliamento. La storia di Rosa è strettamente legata a quella di Pieve di Rosa, località attualmente ancora situata sulla sinistra Tagliamento (in Comune di Camino al Tagliamento) e raccolta attorno all'antica chiesa plebanale.
 

L'apparizione della Madonna a Rosa

Il 2 febbraio 1655 una bambina epilettica di otto anni, Maria Giacomuzzi, sta pregando davanti ad un affresco della Beata Vergine Maria, situato su una parete della casa del nonno Giovanni (Zuane), a Villa di Rosa, allora sulla sinistra Tagliamento. I familiari erano andati in chiesa. L'immagine era un rudimentale affresco, murato alla parete sotto il portico, che rappresentava Maria col Bambino; questo affresco si trovava sino al 1648 nella casa vicino al fiume che era stata ceduta per saldare un debito. Distrutta la casa dal nuovo proprietario, l'affresco si era miracolosamente salvato e il Giacomuzzi se lo portò nella nuova abitazione.

Mentre la bambina pregava assorta, improvvisamente, venne rapita in estasi. Quando ritornò in sé si trovò completamente guarita e raccontò ai familiari di aver visto una Bella Signora vestita di bianco con queste parole: "Ho visto là, vicino al quadro, una Bella Signora, vestita di bianco, che mi sorrideva e mi chiamava. Quando le fui vicino la buona signora mi disse:


"Io non sto bene in questo luogo, dove si bestemmia contro Mio Figlio; di' a tuo padre che si converta e che mi faccia trasportare in una chiesa, su strada pubblica; avverti anche gli altri della villa di astenersi dal peccato della bestemmia. Per causa di questa enorme empietà furono devastate dalla grandine le vostre campagne negli ultimi anni e stanno sospesi sul vostro capo castighi anche più terribili; obbedisci ai miei cenni e d'oggi in avanti non sarai più esposta agli insulti del male che finora ti ha molestato".

Ben presto la notizia ha grande eco e giunge fino ai notabili della vicina S.Vito.

La famiglia Giacomuzzi decide di acconsentire alla richiesta di trasferire a S.Vito l'immagine miracolosa e mette a disposizione i propri buoi per il trasporto, che viene stabilito per la seconda domenica di Pasqua dello stesso anno (31 marzo 1655). Alle porte di S.Vito, in prossimità della Chiesa di San Nicolò fuori le mura, i buoi si bloccano e si rifiutano di proseguire, nonostante le ripetute bastonate.

L'evento viene interpretato come una precisa indicazione della Beata Vergine a custodire la Sua immagine in quella Chiesa. Si diffonde immediatamente il culto e la devozione all'immagine della Madonna di Rosa, alla quale vengono attribuiti ripetuti eventi miracolosi. Nel corso dei secoli la Chiesa è più volte ampliata ed abbellita sino a diventare un importante Santuario dedicato alla Madonna di Rosa.

Il 22 marzo 1945 un ultimo e terribile bombardamento distrugge completamente il Santuario e risparmia il  campanile, sul quale restano peraltro evidenti, ancor oggi, i segni delle schegge. Fra i cumuli di macerie viene rinvenuta, miracolosamente intatta, l'immagine della Madonna di Rosa. Nel dopoguerra, grazie all'opera dei frati francescani ed alla generosità di molti fedeli, viene costruito un nuovo Santuario, sul lato opposto della strada statale (463), lungo la quale sorgeva il precedente.

Ancora oggi il Santuario della Madonna di Rosa è meta di molti pellegrini e punto di riferimento per i fedeli della destra e della sinistra Tagliamento.

 

Fonte: www.comitatodirosa.it con aggiunta di altre informazioni

 

Convento-Santuario della Madonna di Rosa

La prodigiosa immagine della Madonna di Rosa è un affresco del Cinquecento che rappresenta la Madre di Dio che offre il Bambino Gesù benedicente. Scampato al crollo della casa dove si trovava divenne oggetto di venerazione. Durante la Seconda Guerra Mondiale il Convento e il Santuario furono colpiti dai bombardamenti. Il nuovo Santuario fu costruito nel 1953. Molto interessanti sono i bei mosaici della scuola musiva di Spilimbergo.

Come si raggiunge
In treno:
stazione FS di Casarsa, poi si prosegue con il bus locale.
In auto:
A28 uscita di Villona-Sesto al Reghena, poi continuare con la SP per San Vito al Tagliamento.

Ospitalità
Vi è solo una sala da pranzo dove i pellegrini possono consumare un pasto al sacco.

Attività religiose
Messe: feriali (7-8-9-18) e festive (7-8-9-10-11-15-18.30).
Nella Cappella inferiore si tengono ritiri spirituali.

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