Natalino Scarpa de' Mutti

Dall’Archivio dell’Arcipretale d’Ognissanti in Pellestrina, al registro IV dei Battesimi – anni 1688-1706 – alla lettera N, risulta:

ATTO DI NASCITA E BATTESIMO

6 gennaio 1702 a N. J.

Nad. f. di q. Zne Scarpa q. Andrea e di d. Franc. Jug. Nato il dì 25 del caduto. Comp. Zne Scarpa q. Vinc.: Com. di Franc.ca cte di q. Zne Scarpa q. Steff. Fu batt.o da me Piev.o sd.o

(Era Pievano: Don Paolo Dott. Zennaro).

Il soprascritto Atto, redatto per disteso, suona così:

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6 gennaio 1702 dalla nascita di Gesù

NATALINO figlio di fu Giovanni SCARPA e di donna Francesca, coniugi, nato il dì 25 del passato (mese di dicembre). Compare Giovanni Scarpa fu Vincenzo; Comare donna Francesca consorte di fu Giovanni Scarpa fu Stefano; fu battezzato da me Pievano sudetto.

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ATTO DI MORTE

Dall’Archivio dell’Arcipretale d’Ognissanti in Pellestrina, dal libro V dei Morti – anni 1760-1778 – pag. 177, risulta:

31 d.o. (ottobre 1776)

Il Rev. Don Natale Scarpa del q. Giovanni q. Andrea e fu Francesca morì in età di anni 75 da male di petto, assistito dal Md. Di cond.a premunito d’ogni Sacramento e Sacramentali, ed il cadavere fu accompagnato alla sepoltura in Archa delli sacerdoti in Chiesa da me D. Pasquale Capelano.

Nell’Archivio Arcipretale d’Ognissanti, oltre i soprascritti due atti riguardanti il fortunato Scarpa Natalino de’ Mutti, si conservano in originale le Lettere Patenti della sua Ordinazione al Suddiaconato, che qui sotto si riportano in italiano:

Marco Giustiniani

Per grazia di Dio e della Sede Apostolica

Vescovo di Torcello

Prelato Assistente al Soglio Pontificio, ecc.

A tutti ed ai singoli che vedranno, leggeranno o sentiranno leggere la presente Nostra, rendiamo manifesto ed attestiamo che il diletto a Noi in Cristo Chierico Natalino Scarpa, Acolito della Chiesa Ducale di San Marco di Venezia, avente le lettere dimissorie dell’Ill.mo e Rev.mo Signor Primicerio della stessa Ducale e suo Ordinario, del giorno 18 corr., posto nella debita età e premesso diligente esame, dichiarato idoneo dai Nostri Esaminatori, approvato e munito di quanto è richiesto specialmente dal Concilio di Trento, prescritto dalle Costituzioni Apostoliche e Nostre, registrate negli Atti della nostra Cancelleria, con le solite formalità con sicurezza e secondo la legge (tenuto conto di quanto era da osservarsi) è stato promosso nel Signore da Noi nella Messa Pontificale al Sacro Ordine del Suddiaconato, col titolo di servizio della stessa Chiesa, secondo il rito e l’uso della Santa Romana Chiesa, nella Parrocchiale, Collegiale e Matrice di S. Maria e S. Donato di Murano nel giorno, mese ed anno sottoindicati alla presenza dei testi infrascritti. In fede di che ecc.

Emessa (la presente lettera) a Murano dalla Nostra cancelleria Vescovile questo giorno di sabato delle Quattro Tempora Estive 22 del mese di Maggio 1723 Indizione prima. Anno terzo del Pontificato del Santissimo in Cristo Padre e Signore Nostro, Signor Innocenzo per Divina Provvidenza Papa Decimoterzo, presenti i testimoni Reverendi Scaorler, Maestro delle Cerimonie e Giovanni Battista Spadai.

(L. S.)

F.to Giovanni Battista Monelli

Dottore dell’uno e dell’altro Diritto (Can. E Civ.)

Cancelliere Vescovile


N.B.- Era allora Primicerio della Chiesa Ducale di S. Marco Mons. Pietro Diedo. Nell’Archivio della Curia Patriarcale di Venezia (Sez. V – Diocesi di Torcello Cat. II – Diocesi cessate o soppresse Esamina Clericorum et Ordinationes – 1711-1742) risulta che lo stesso Scarpa Natale dal Medesimo Vescovo, nella stessa Chiesa:

Nel sabato delle Quattro Tempora, 10 del Mese di Giugno 1724, fu promosso al Diaconato, e parimenti nel sabato delle Quattro Tempora, 26 del Mese di Maggio 1725, fu promosso al Presbiterato.

Qualcuno potrebbe, e giustamente, domandare come mai il nostro Natalino, pur appartenendo alla Diocesi di Chioggia, fosse alle dipendenze del Primicerio della Ducale Chiesa di S. Marco di Venezia e fosse promosso agli Ordini Maggiori dal Vescovo di Torcello.

Rispondiamo con documenti desunti dall’Archivio del Seminario di Venezia ( Catastico del Seminario – Parte prima – pag. 73 retro ).

Esiste un Decreto del Senato Veneto perché fosse ammesso nel Seminario Patriarcale di Venezia Natalino Scarpa da Pellestrina.

Trascriviamo tale Decreto.

1719 12 Gennaro in Pregadi

Il povero figlio Natalino de Zuane Scarpa q. Andrea, che nella sua innocente età meritò di essere fatto degno nel giorno 4 Agosto 1716 dell’Apparizione già nota della Beata Vergine in SS. Vito e Modesto di Pellestrina, da che prese motivo la religione pubblica agli atti dovuti di venerazione, e di ossequio, inspirato dal Signore Iddio di vestire abito religioso, né potendo per la povertà loro farlo istruire, com’è necessario, i di lui Congiunti suggeriscono quanto si è inteso dalli Provveditori sopra Monasteri. Sia commesso alla prudenza del Mag.o med.o di concertar, come han già fatto per il rilascio del terreno alla rifabbrica della Chiesa syd.a, con Mons. Rev.mo Pat.ca, perché sia il figlio medesimo collocato, come soprannumerario, nel Seminario di Murano dal Prelato dipendente, onde habbia modo il Figliolo d’habbilitarsi al Sacerdozio, così convenendo alla pietà pubblica.


(firma illeggibile) Nodaro Ducale


Questo Decreto venne emanato sotto il Dogato di Giovanni Corner II (1709-1722). Il Patriarca di allora Pietro Barbarico (1706-1725) ben volentieri accettò il Chierico Scarpa nel suo Seminario di San Cipriano di Murano; e ne fa prova il fatto che essendovi nel Seminario stesso eretta canonicamente una pia Confraternita di S.Maria del Rosario e di S.Giovanni Battista, nel convocato del 25 Marzo 1720 il Chierico Scarpa viene accettato quale Confratello ( Biblioteca del Seminario – Manoscritti N. 295 ).

Da ciò si può ricavare che il Ch. Scarpa iniziò i suoi studi nel Seminario di S.Cipriano con l’anno scolastico 1719-1720. Vi rimase poi fino al presbiterato cioè fino a tutto l’anno scolastico 1724-1725, nel quale anno fu ordinato Sacerdote (26 Maggio 1725).

Che sia stato sempre in Seminario (sei anni) lo si ricava dagli atti della sopraccennata Confraternita. Infatti il 15 Giugno 1720 lo troviamo fra le cariche come Maestro dei Novizi; il 13 Dicembre 1720 II° Assistente d’onore; il 15 Giugno 1721 I° Sagrestano d’onore; il 18 Dicembre 1721 II° Assistente di carica; il 6 Marzo 1723 Prefetto della Congregazione; il 20 Giugno 1723 I° Assistente di carica; il 20 Giugno 1724 II° Sagrestano di carica.

Il fatto che fu ordinato Sacerdote con le testimoniali del Primicerio di S.Marco significa che fin da principio fu ascritto al Clero ducale di S.Marco che dipendeva dal Primicerio come proprio Ordinario.

Rimase del Clero Ducale anche dopo l’ordinazione sacerdotale? Non si può dare una risposta. La nostalgia della sua terra natale, e più che tutto la devozione alla sua Madonna lo hanno forse portato a Pellestrina dove morì il 31 Ottobre 1776. Lo troviamo soltanto Rettore del nuovo Santuario, investito di una delle due Mandionerie istituite dal Veneto Senato, per circa tre mesi, dopo la partenza dei Trinitari, fino alla venuta dei Domenicani.

Nessun’altra notizia ci è stato dato scoprire intorno al nostro Concittadino. Dai registri Parrocchiali di Portosecco risulta come Cappellano in quella Parrocchia un certo Don Natale Scarpa, circa il 1750. Sarà stato il don Natale che fu onorato della Apparizione della Madonna? Non lo possiamo dire con sicurezza, perché al tempo della morte del nostro Natalino, moriva pure a Pellestrina un altro Sacerdote dello stesso Cognome e Nome.

Una tradizione orale ci indica che egli nacque in una casa sita in Sestier Scarpa, in Campo della Chiesa. Nel 1923 sulla facciata di detta casa venne murata una lapide con la seguente iscrizione:

Qui nacque – il 25 dicembre 1701 – Natalino Scarpa de Muti – al quale apparve – Maria Santissima – il 4 Agosto 1716.

(tratto dal Numero Unico pubblicato 11 0ttobre 1938 in occasione del 75.mo Anniversario dell’Incoronazione)


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