Un giorno in cui ero all'adorazione ed il mio spirito era quasi in agonia per la nostalgia di Lui e non riuscivo a trattenere le lacrime, all'improvviso vidi uno spirito che era di grande una bellezza, che mi disse queste parole:"Non piangere, dice il Signore". Dopo un attimo domandai:"Tu chi sei?". Ed egli mi rispose:"Sono uno dei sette spiriti che stanno giorno e notte davanti al trono di Dio e l'Adorano senza posa". Tuttavia quello spirito non alleviò la mia nostalgia, ma suscitò in me una maggiore nostalgia di Dio. Quello spirito non mi lascia un istante, mi segue ovunque. Il giorno dopo, durante la S. Messa, prima dell'elevazione, quello spirito cominciò a cantare queste parole:"Santo, Santo, Santo": La sua voce era come se equivalesse a migliaia di voci, impossibile descriverla. Ad un tratto il mio spirito venne unito a Dio; in un attimo vidi l'inconcepibile grandezza e santità di Dio e nello stesso tempo conobbi la nullità che io sono in me stessa. Conobbi in maniera più evidente di qualsiasi altra volta le Tre Persone Divine: il Padre, il Figlio e lo Spirito Santo. Tuttavia la loro essenza è una, come pure l'uguaglianza e la maestà. La mia anima è in rapporti di intimità con le tre Persone, per ciò stesso è unito con tutta la Santissima Trinità, poiché la loro unità è indivisibile. Questa visione, cioè questa conoscenza mi riempì l'anima di una felicità inimmaginabile, per il fatto che Dio è così grande. Quello che ho descritto qui non l'ho visto con gli occhi, come in passato, ma in una visione interiore, in modo puramente spirituale ed indipendente dai sensi. Questo durò fino alla fine della S. Messa. Dal "Diario" di Santa Faustina Kowalska, Libreria Editrice Vaticana, pag.190
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