Il dogma dell'Assunzione di Maria SS

Il dogma dell' Assunta è stato solennemente proclamato da Pio XII l'1/11/1950, con la Bolla "Munificentissimus Deus", nella quale il Pontefice definisce la traslazione gloriosa della Beata Vergine Maria, in corpo ed in anima dalla terra al cielo, per virtù divina, a differenza dell'Ascensione di Gesù, il quale salì al cielo per virtù propria.

Il Papa rileva il legame esistente tra l'esenzione dal peccato originale e l'esenzione dalla corruzione corporale, così che il dogma dell'Assunzione ci appare come logica conclusione di quello della Immacolata Concezione: anticipazione della Risurrezione finale.

La "Bolla" non esplicita le modalità del trapasso di Maria, bastando, all'essenza del mistero, il trasferimento della Vergine, in corpo ed anima, nella sede dei Beati.

Maria Assunta in Cielo Regina dell'Universo

"Nel Vangelo di Marco leggiamo che nel giorno dell'Ascensione il Signore Gesù "fu assunto in cielo e sedette alla destra di Dio" (16,19). Nel linguaggio biblico "sedere alla destra di Dio" significa condividere il potere sovrano. Sedendo "alla destra del Padre", Egli instaura il suo Regno, Il Regno di Dio. Assunta in cielo, Maria viene associata al potere di suo Figlio e si dedica all'estensione del Regno, partecipando alla diffusione della grazia divina nel mondo.

Guardando all'analogia fra l'Ascensione di Cristo e l'Assunzione di Maria, possiamo concludere che, in dipendenza da Cristo, Maria è la Regina che possiede ed esercita sull'universo una sovranità donatale dallo stesso suo Figlio.

Il titolo di Regina non sostituisce certo quello di Madre: la sua regalità rimane un corollario della sua peculiare missione materna, ed esprime il potere che le è stato conferito per svolgere tale missione.

Citando la Bolla "Ineffabilis Deus" di Pio IX, Pio XII pone in evidenza questa dimensione materna della regalità della Vergine: "Avendo per noi un affetto materno e assumendo gli interessi della nostra salvezza, Ella estende a tutto il genere umano la sua sollecitudine".

Stabilita dal Signore "Regina del cielo e della terra", elevata al di sopra di tutti i cori degli Angeli e di tutta la gerarchia celeste dei Santi, sedendo alla destra del suo unico Figlio, Gesù Cristo, Ella ottiene con grande certezza quello che chiede con le sue materne preghiere. I cristiani guardano dunque con fiducia a Maria Regina e questo non soltanto non diminuisce, bensì esalta il loro abbandono filiale in colei che è madre nell' ordine della grazia.

Anzi, la sollecitudine di Maria Regina per gli uomini può essere pienamente efficace proprio in virtù dello stato glorioso conseguente all' Assunzione. L' Assunzione favorisce la piena comunione di Maria non solo con Cristo, ma con ciascuno di noi: Ella è accanto a noi, perché il suo stato glorioso le permette di seguirci nel nostro quotidiano itinerario terreno.

Lungi pertanto dal creare distanza tra noi e Lei, lo stato glorioso di Maria suscita una vicinanza continua e premurosa. Ella conosce tutto ciò che accade nella nostra esistenza e ci sostiene con amore materno nelle prove della vita.

Assunta alla gloria celeste, Maria si dedica totalmente all' opera della salvezza per comunicare ad ogni vivente la felicità che le è stata concessa. E' una regina che dà tutto ciò che possiede, partecipando soprattutto la vita e l' amore di Cristo. "

Giovanni Paolo II 

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