Apparizione di Vedano al Lambro (MI)

Data:inizi del XVI° secolo

Madonna della Misericordia

Da: "La Pittura di Luigi Tagliaferri nelle chiese della provincia di Milano"
Di: Salvatore Capodici, 1896 - Vedano al Lambro (Milano)

Santuario della Madonna della Misericordia

Il Santuario sorge nell'omonima Via della Misericordia, nel punto dove la strada fa' da confine fra i comuni di Vedano al Lambro, Biassono e Lissone. La chiesetta, poi dichiarata Santuario della Madonna della Misericordia, risale al periodo della celebre peste manzoniana. Oltre all'antica navata principale, il sacro tempio si allarga, a destra, con una navatella laterale posteriormente costruita.
Ed a quella terribile peste si riferisce l'affresco del catino presbiteriale, realizzato da Luigi Tagliaferri: la tradizione ci tramanda che durante l'epidemia, che tante vittime mieteva, molte famiglie del circondario di Vedano, onde evitare il letale contagio con gli appestati, si allontanavano dai centri colpiti in cerca di zone più salubri.

Giunti sul luogo dove ora sorge la chiesetta apparve loro la Madonna, la quale invitò tutti a ritornare nelle loro case, assicurando che la peste era cessata e che nulla avessero più a temere.

E così fu. A questo evento si è ispirato Luigi Tagliaferri nel dipingere la straordinaria, storica visione: al centro, su uno sfondo a drappeggio fissato ad un albero, appare la Vergine mossa a misericordia, seduta su un cumulo di nubi e con il celeste Bambino Gesù benedicente in grembo. Ai lati gruppi di fedeli (uomini, donne e bambini, in ginocchio od in piedi) contemplano, invocano e chiedono protezione alla Madonna, che, mossa a pietà, li rassicura del cessato flagello e li invita a rientrare nelle loro abitazioni.
Alla corale presenza di tanti fedeli rivolti alla Madonna fà da sfondo un paesaggio campestre che sulla destra incorpora il piccolo borgo abitato, dove è stata innalzata la chiesetta e dove si è verificata la miracolosa apparizione.

Da: "Santuari mariani della Brianza e del lecchese"
Di: E. Mattavelli; Ed. Mambretti - Inverigo 1981


STORIA

È difficile stabilire l'origine della devozione verso la Madonna della Misericordia. La tradizione popolare vorrebbe che, in tempo di pestilenza, molta gente fuggendo dinanzi alla strage che il terribile morbo faceva, si accampasse in mezzo ai boschi. Ma anche qui li raggiunse il flagello, per cui non sapendo a chi ricorrere, devoti come erano, si rivolsero fervorosamente alla Madonna. 

E la Madonna apparve sopra un albero, recando in braccio il Bambino, in atto buono e consolatore. La peste subito scomparve.

Prima però di ritornare alle loro case, con delle pietre, eressero un rozzo tabernacolo. Poi costruirono una cappellina (l'attuale vano dell'altare), con un dipinto ricordante il fatto. Nella prima metà del Cinquecento la cappellina campestre fu ingrandita ma però fu lasciata aperta e incompleta. Per ordine di S. Carlo (1579) fu completata e migliorata. Poi per un lungo periodo di tempo vengono a mancare le notizie. Nel 1913 il Santuario subì lavori considerevoli. Fu alzata tutta la chiesa, si rinnovarono le fondamenta, si modificarono le finestre, si decorò l'esterno, si costruì un piccolo campanile, vi si collocarono tre campane (attualmente c'è una sola campana), e si rinnovò tutto il pavimento. Venne la grande guerra e la devozione alla Madonna aumentò. Ancora oggi il concorso della gente è numeroso, specialmente nel giorno della festa che si celebra nella domenica di Pentecoste.

ARTE

Nel 1896, essendo deteriorato lo stato della pittura della Madonna, si dovette pensare a ritoccarla. Fu chiamato il pittore L. Tagliaferri, il quale pur mantenendo la forma tradizionale della scena dell'Apparizione, si sforzò di renderla più vivace e più espressiva del significato della "Madonna della Misericordia". Inoltre nel Santuario ci sono sette tele che illustrano le sette opere di Misericordia corporali. Sono lavori di P. Rossi (1884).

TRADIZIONI
La festa della "Madonna della Misericordia" si celebra nella solennità di Pentecoste. È una tradizione. Abbraccia anche il lunedì seguente. Pesca di beneficenza, giostre, bancarelle... fanno da contorno.

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