24 giugno 1508

B. V. della Navicella

Apparizioni di Chioggia

- Venezia -

5 luglio 1615

Madonna dell'asinello

I documenti storici della città di Chioggia ricordano a tinte molto fosche quel pomeriggio del 24 giugno 1508 quando si scatenò un violento uragano: il cielo era coperto da dense e basse nubi, tuoni fragorosi, lampi accecanti, pioggia a diluvio, ruggito pauroso del mare in tempesta. Il panico si era diffuso ovunque. Si pregava nelle case, si lanciavano grida disperate da parte dei pescatori sorpresi in mare dal fortunale. Solo verso sera l'uragano si placava e un vecchio guardiano di viti, certo Carlo Baldissera Zalon, uscì dal suo capanno osservando, tutto mortificato e sconsolato, lo scempio prodotto dal tremendo temporale.

Improvvisamente si sentì chiamare da una voce proveniente dal lido; si voltò e vide una maestosa Signora. Era vestita di un manto nero e sedeva sopra un tronco di un albero sospinto sulla spiaggia dalle onde. La Signora, che si rivelò essere la Madre di Dio, gli disse che era profondamente amareggiata per la vita sregolata condotta dal popolo di Chioggia, in particolare per le:

"profanazioni del giorno festivo, per il vizio della bestemmia e la pratica di una sfacciata immoralità".

L'uragano, con le sue rovine, non era che un preavviso di un cataclisma peggiore, se la città non si fosse convertita a avesse fatto penitenza. Gli chiese poi:

"Informa il Vescovo dell'apparizione e ingiungigli, a nome Mio, di indire una crociata di preghiere, di penitenze e di esortazioni per scongiurare i mali gravissimi che opprimono la vita cristiana".

Prima di scomparire su una navicella ferma poco distante dalla spiaggia, gli si mostrò con il Figlio così come lo ricevette sulle ginocchia dopo la deposizione dalla Croce, cioè col corpo straziato, tutto lividure, piaghe e sangue, dicendogli:

"Così l'hanno ridotto i peccati dei tuoi concittadini".

Sul luogo venne subito edificata una piccola cappella in legno e, in seguito, una chiesa, consacrata nel 1585.


Notizie tratte da libro:"Apparizioni mariane" di M.Gamba; Ed.segno con aggiunta di notizie rilevate dal portale www.tuttochioggia.it 


CHIOGGIA

Provincia di Venezia e Diocesi di Chioggia

Parrocchia della "Navicella"

- Cappellania del cimitero -

 

- Cenni storici: i cappuccini a chioggia

L'antico Convento - prima Ospedale "Ca' di Dio", più tardi trasformato in Casa di Ricovero, in plesso scolastico e ora in biblioteca civica - è stato fondato nel 1585, con Chiesa dedicata a S. Antonio di Padova. 

L'attuale residenza del cappellano del cimitero cittadino è stata affidata ai Cappuccini dal Comune di Chioggia nel 1924; la chiesetta, edificata negli anni 1930-36, è dedicata ai SS. Giovanni Battista e Antonio di Padova, e funge da cappella per il cimitero e da ossario per i caduti chioggiotti nella prima guerra mondiale (1915-18). La residenza venne ampliata negli anni 1946-47 e restaurata radicalmente nel 2001. 

Ma a Chioggia, i francescani Cappuccini sono conosciuti specialmente come custodi del Santuario della Madonna della Navicella.

L'edificio sacro, affidato alla cura dei frati il 17 ottobre 1957, fu ricostruito dopo circa un secolo e mezzo dalla scomparsa dell'antico omonimo santuario.
Quest'ultimo era stato innalzato sul lido di Chioggia (e per questo veniva detto santuario di Marina), dove, secondo la tradizione, il 24 giugno 1508 la Beata Vergine era apparsa a un ortolano per chiedere agli abitanti ravvedimento e conversione. La notizia si era diffusa rapidamente, e già l'8 luglio Marin Sanudo riferiva il fatto nei suoi celebri Diari e aggiungeva che "era cossa inextimabile la zente [che] andava" a pregare nella cappellina di tavole sorta sul luogo. La cappellina successivamente fu sostituita da un vero santuario mariano.

A quel santuario si sentivano molto affezionati anche i Cappuccini, perché un suo altare era dedicato alla Madonna dell'Asinello.

Una devozione legata al nome di fr. Adamo da Rovigo. Fr. Adamo era un religioso molto stimato per la santità di vita e per i doni mistici. Il 5 luglio 1615, dopo aver trascorso tutta la notte in preghiera, al primo albeggiare ebbe la visione della sacra Famiglia, che gli si presentò come di solito viene raffigurata nella fuga verso l'Egitto, con la Vergine seduta su un asinello che portava il Bimbo in braccio, mentre S. Giuseppe guidava la cavalcatura verso… il santuario della Navicella. L'apparizione venne ritenuta vera dal Vescovo di Chioggia monsignor Paolo Milotti.

Il fatto dell'apparizione fece il giro della città, che cominciò a festeggiarla nella prima domenica di luglio con una grandiosa processione al Santuario della Marina. Quando poi, durante la famosa peste del 1630-1631, ci si rivolse al cielo per impetrare la cessazione del flagello, si fece voto di erigere nel santuario della Navicella un altare proprio alla Madonna dell'Asinello. Le cose andarono bene e il voto fu mantenuto.
Ma alla fine del Settecento tutto cambiò radicalmente. Il 29 marzo 1799 l'Austria credette di dover trasformare quell'edificio sacro, in riva al mare, in una fortezza militare. La sacra immagine che vi si venerava, fu trasportata nella chiesa di S. Francesco fuori le mura; di qui, dopo tre anni, nella vicina chiesa dei Cappuccini. Infine, con la soppressione dei religiosi del 1806, passò alla chiesa di S. Giacomo, nel centro della città.

Soltanto un secolo e mezzo più tardi si pensò alla ricostruzione dello scomparso santuario. Fu proprio un vescovo cappuccino, mons. Giovanni Giacinto Ambrosi, che il 1° gennaio 1944, nel periodo più buio della guerra, s'impegnò con voto solenne che, se la città fosse stata risparmiata dal conflitto, il tempio della Navicella sarebbe risorto. La città uscì indenne dalla guerra e il vescovo, il 13 marzo 1952, benedisse solennemente e pose egli stesso la prima pietra. 
Nel 1957 la cura del nuovo santuario "Beata Vergine della Navicella" e della nuova parrocchia annessa (del popoloso "Borgo Madonna", sorto quasi dal nulla dopo il conflitto mondiale), furono affidati ai Cappuccini.

Notizie tratte dal sito dei cappuccini della Provincia di Venezia: www.cappuccinivenezia.org

I Vescovi della Diocesi di Chioggia

PIETRO PAOLO MILOTTI

1615 - 1618

Vicentino, dopo aver ricoperto per tre anni la carica di Presidente generale della Congregazione dei canonici regolari di S. Giorgio in Alga, mons. Milotti si trasferì a Roma. Riconosciute le sue doti, fu dal papa Paolo V eletto vescovo di Chioggia il 9 febbraio 1615 e due mesi dopo fece il suo ingresso in diocesi.

Celebrò l'8° Sinodo nell'ottobre 1617 promulgando 33 Costituzioni, indisse la visita pastorale, riconsacrò la chiesa di Ognissanti di Pellestrina e quella delle monache di S. Maria dell'Orazione in Malamocco, allora sotto la giurisdizione della diocesi clodiense. 

Riconobbe come veritiera la ben nota visione di fra Adamo da Rovigo cappuccino del 5 luglio 1615, cosiddetta della Madonna dell'Asinello, di cui esiste una immagine tuttora nella chiesa della SS. Trinità di Chioggia. Il frate, durante una processione diretta all'antico tempio della Madonna della Navicella e promossa da fra Paolo Barbieri, fondatore della Confraternita del SS. Crocifisso o della Disciplina, vide dalla finestra del convento di S. Antonio o Ca' di Dio (ora sede della scuola media "Zarlino") venire incontro al corteo, dalla parte opposta del ponte lungo o ponte Priuli, che scavalca il canal della Cava la Vergine con in braccio il Bambino, cavalcando un asinello guidato da S. Giuseppe con attorno tre angeli, che cantavano laudi a Maria, la quale si mise in testa alla processione. Di questo fatto prodigioso si accenna negli Annali dei Cappuccini della provincia veneta, negli Atti del vescovo Milotti e da parte del p. Contarini e del Vianelli. 

Il vescovo stabilì la festa nella prima domenica di luglio ed essa fu celebrata dai confratelli dell'Oratorio della SS. Trinità con una processione, in cui si recava il simulacro della Vergine, così come apparve a fra Adamo. Il vescovo Milotti morì il 1° novembre 1618.

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La Madonna, così come è raffigurata nella chiesa della Navicella, apparve al giovane Natalino Scarpa il giorno 4 agosto 1716 a Pellestrina, in provincia di Venezia. Per ulteriori informazioni:

Apparizione di Pellestrina

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Altre apparizioni mariane