- GLI USA ACCUSATI DI CONTROLLARE IL CLIMA PER SCOPI BELLICI -


L’Aeronautica degli Stati Uniti sperimenta segretamente la guerra meteorologica, grazie ad una tecnologia che consente di controllare gli elementi climatici e di scatenare violente tempeste contro eventuali nemici? Lo sostiene l’autorevole quotidiano "Frankfurter Allgemeine Zeitung", sulla scorta di sue analisi su uno studio dell’USAF. L’eco della notizia ha mobilitato, fra le testate nazionali tedesche, anche "Bild", che ha ottenuto informazioni dal professor Atsumu Ohmura, direttore dell’Istituto di ricerca climatologica di Zurigo. Secondo Ohmura, quattro gli scenari che potrebbero delinearsi. Il primo, denominato "Operazione Inondazione", consisterebbe nel diffondere con aerei una polvere infinitesimale di nitrato d’argento sulle nubi, causando precipitazioni torrenziali da dirigere contro un avversario. Il secondo, l’"Operazione Glaciazione", prevede l’uso di un ordigno contenente biossido di metano e di carbonio che, deflagrato ad un’altezza di 17 Km, produrrebbe una coltre di particelle tale da oscurare il Sole ed indurre la morte per congelamento del nemico a terra. Il terzo è la "Tempesta di fuoco", cioè l’impiego di armi laser indirizzate sul deserto surriscalderebbe l’aria che, sollevandosi dalla superficie provocherebbe devastanti tempeste. L’ultimo scenario, l’operazione "Clava d’acqua", impiegherebbe una speciale miscela esplosiva sotto la superficie del mare, con una potenza detonatrice tale da riprodurre un maremoto. Onde alte 30 metri annienterebbero qualsiasi unità navale, porti e basi nemici, per centinaia di chilometri.
A tale apocalittico arsenale si aggiunga un’arma a microonde che investendo sciami d’api, darebbe luogo ad un fittissimo pulviscolo, una cortina naturale che metterebbe fuori uso le apparecchiature radar o formerebbe densi agglomerati nubiformi per ostacolare le incursioni aeree.


(Cristoforo Barbato); Il Mattino; 10 Novembre 2000