"Beata Vergine del Castello"

Fiorano - Modena

- 8 Febbraio 1558 - 

(Xilografia della facciata del Santuario [e dell’immagine] della "Beata Vergine del Castello", prima e dopo l’ultimo rifacimento della seconda metà dell’800).

Per esprimere compiutamente il titolo sotto il quale è venerata l’Immagine miracolosa della "Beata Vergine del Castello" si dovrebbe aggiungere: "Mediatrice di tutte le Grazie". Si tratta di un dipinto del sec. XV, posto sull’arcata sovrastante il portale d’ingresso del Castello di Fiorano, probabilmente una "Maestà".

La fortezza fu distrutta nel 1510; ma il dipinto della Beata Vergine rimase intatto; e quando, l’8 Febbraio 1558, soldataglie spagnole incendiarono il Borgo sorto sui ruderi del Castello, le fiamme, giunte all’altezza dell’Immagine mariana, si divisero senza arrecarle alcun danno. Iniziò così la grande devozione dei fioranesi per la "loro" Madonna: devozione rafforzata in seguito alla liberazione della Città dalla pestilenza del 1630, quando in ringraziamento essi vollero costruire il bellissimo Santuario alla Vergine.

Fonte: rivista "Madre di Dio", dicembre 2004

MASSIMILIANO MALATESTA: "La Madonna di Fiorano"

(golfalone processionale)

La Madonna Di Fiorano

MOSTRA "EX VOTO"

Tutti i giorni dalle ore 8.00 alle ore 20.00 presso il Santuario di Fiorano, V. Santuario, è possibile visitare la "Mostra permanente degli Ex Voto". Per apertura rivolgersi alla canonica, per visita gruppi è necessaria prenotazione telefonica (ore pasti) allo 0536/830042 oppure allo 0536/833412.

E' a disposizione dei visitatori il catalogo "Gli ex voto del Santuario della Beata Vergine del Castello" a cura di Alfonso Garuti, pubblicata in occasione dell'apertura della mostra inaugurata il 4 settembre 1998 organizzata dal Servizio Cultura del Comune di Fiorano (Tel. 0536/833412).

La Basilica si trova in via del Santuario. Per informazioni telefonare al n°0536 830042. 

Il Santuario è visitabile tutti i giorni, feriali e festivi dalle 8:00 alle 20:00. 

Per prenotare visite guidate: Arch. Giovanni Cavani, tel: 0536 910265.

La visita guidata dura circa 30 minuti.

Il Santuario di Fiorano sorge su un colle alto 155 metri e domina il paese: vi si sale attraverso una strada - via del Santuario - che attraversa il borgo più antico del paese o con una doppia scalinata di 128 gradini che parte da via Bonincontro. All'ingresso del piazzale fino a pochi anni fa era posizionata una croce di sasso, scolpita in arenaria, con un'iscrizione che fa risalire l'esecuzione all'anno 1276, a opera o per commissione di Manfredino da Fiorano. Oggi, per ripararla dall'intemperie, la croce è all'interno del tempio ed è sostituita da un manufatto moderno.

Nel 1630, in adempimento ad un voto espresso dai fioranesi, si dava inizio alla costruzione, sul colle di Fiorano, di un Oratorio sufficientemente capace per custodire una Sacra Effigie della Beata Vergine.  L'immagine della Madonna, originariamente dipinta sull’arcata sovrastante il portale d'ingresso dell'antico castello di Fiorano, era stata miracolosamente risparmiata dall'incendio appiccato alle case del borgo del castello dai soldati spagnoli l'8 febbraio 1558.  La fama del miracolo si era sparsa velocemente e, quindi, numerosi erano divenuti nel tempo i fedeli che si recavano al borgo di Fiorano per venerare la Sacra Immagine. Quindi, nel 1630, sparsasi per il modenese la terribile epidemia di pestilenza, i fioranesi, al primo annuncio dell'avanzare del morbo, ricorsero all’intercessione della Beata  Vergine, la cui Effigie si trovava ancora esposta alle intemperie e fecero voto che, se il paese si fosse salvato dal flagello, avrebbero iniziato la costruzione di un oratorio. A Fiorano non si ebbe alcun caso di contagio e già il 23 aprile 1631 veniva solennemente benedetto, dal vescovo di Modena, il nuovo oratorio dedicato alla Madonna.

Sistemato il terreno occupato dai ruderi dell'antico castello ed elaborato, per volontà del duca estense Francesco I, il progetto ad opera dell'architetto romano Bartolomeo Avanzini, il 15 agosto 1634 si procedette con solenne cerimonia alla posa della prima pietra.
La devozione popolare verso il Santuario e l'immagine Miracolosa, in esso conservata, progredì parallelamente ai lavori di costruzione dell'edificio: aumentarono donazioni ed offerte nonché il numero dei pellegrini che si recavano al luogo sacro.  Nelle funzioni annuali, soprattutto per la celebrazione dell’ 8 settembre, giorno della Natività di Maria, il numero dei fedeli divenne immenso e senza precedenti.  Dopo la traslazione della Sacra Immagine dall'Oratorio al Santuario, avvenuta nel 1659, e dopo il ripetersi di un altro "Miracolo del fuoco" nel 1670, l'8 settembre 1672 parteciparono alla celebrazione più di trentamila persone. Testimonianze tangibili di devozione popolare furono i numerosi oggetti, offerti all’altare della Madonna, che, tuttora conservati, ci narrano la storia dei miracoli e delle grazie ricevute.

Nel 1866, ripresero i lavori di costruzione della fabbrica dei Santuario (iniziati nel 1634 ed interrotti nei 1683), con la ristrutturazione della cupola ed il rinnovamento delle secentesche pitture di Sigismondo Caula ad opera del pittore modenese Adeodato Malatesta.
L'8 settembre dei 1889 veniva inaugurata la nuova facciata marmorea e la costruzione della seconda torre del Santuario.  Dopo il definitivo compimento del Tempio, si dava infine incarico, nel 1906 ai pittori Giuseppe Mazzoni ed Alberto Artioli, per il completamento delle decorazioni interne ed il 13 settembre 1907 l'Arcivescovo di Modena consacrò il Santuario dopo l'attuazione degli ulteriori lavori edilizi.
Nel 1984, nel 350' anniversario della fondazione dei Santuario, l'Arcivescovo Mons.Bartolomeo Santo Quadri, su richiesta di don Eligio Silvestri, Rettore del Santuario, e di Mons.Rino Annovi, Parroco del Duomo di Modena, dava avvio alle procedure affinché il tempio fioranese, acquistando una sempre maggiore dignità, venisse annoverato fra le Basiliche minori. Il Decreto Papale del 27 settembre 1989 ha sancito definitivamente l'alto riconoscimento al Santuario.

Il papa Giovanni Paolo II ha innalzato il tempio di Fiorano alla dignità ed allo stato di Basilica Minore con i relativi diritti e privilegi, confermandole il diritto di precedenza su tutte le altre chiese. Il Santuario di Fiorano é divenuto, in tal modo, la quarta Basilica minore della Diocesi di Modena-Nonantola, insieme al Duomo ed alla chiesa di San Pietro di Modena ed all'Abbazia di San Silvestro di Nonantola.  A circa 370 anni, quindi, dalla costruzione del primo Oratorio sul colle dedicato all'immagine Miracolosa della Beata Vergine, il secentesco Santuario di Fiorano ha ricevuto dal Pontefice l'ambito onore del titolo basilicale, con il quale é stata coronata la sua lunga storia, che prese avvio da quel lontano 8 febbraio dei 1558.

Nel settembre 1998, a quattrocentoquaranta anni da quell'avvenimento, a cura dell'amministrazione comunale di Fiorano e con la collaborazione della parrocchia fioranese, é stata ordinatamente collocata e catalogata la preziosa collezione di ex voto del Santuario, la quale, ora, può documentare attraverso una mostra permanente allestita all'interno dei tempio stesso, i veri aspetti del tessuto socio-economico e religioso nonché della vita quotidiana della comunità fioranese nel suo evolversi storico.  Tavolette votive, cuori in lamina d'argento, ex voto oggettuali vengono quindi a costituire un prezioso patrimonio storico e artistico, un importante complesso di memorie religiose e civili, attestando la forte devozione popolare verso l'immagine miracolosa della Madonna e il suo Santuario.

Fonti: www.comune.fiorano-modenese.mo.it ; www.fioranoturismo.it 

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